curiosità stroriche padovane  1°

I TURCHI A PADOVA

Nel 1499 a Modone nel mar Ionio, i turchi sbaragliarono la flotta veneziana, e proseguendo la navigazione lungo l'Adriatico sbarcarono numerose truppe e invasero il Friuli oltrepassando il Tagliamento, incendiando i villaggi e distruggendo ogni cosa.

Grande era il terrore in tutto il Veneto, quando improvvisamente nell'ottobre 1499 venne sparsa a Padova, non si sa da chi, la voce che diecimila turchi erano giunti a Bassano e marciavano verso Castelfranco e Camposampiero per raggiungere Padova, e che lungo la marcia massacravano le popolazioni e bruciavano le case.

In Piazza dei Signori dinanzi al palazzo del Podestà si recò una gran quantità di gente invocando provvedimenti. Il podestà, messer Marco Bollani, cercò con acconce parole di calmare la cittadinanza, ma tutto era inutile perché grande era lo spavento. Verso sera cominciarono a giungere in città gli abitanti della campagna per cercar rifugio, raccontando di terribili stragi, che erano invece soltanto dicerie, aumentando in tal modo il terrore dei padovani, per cui molti non ritenendosi sicuri nemmeno nella allor fortissima Padova partirono di notte con carri per la strada di Fusina e con barche lungo il canale del Brenta per rifugiarsi a Venezia.

Il Podestà di Padova fin dalle prime notizie aveva inviato dei corrieri a Castelfranco e a Cittadella per assumere informazioni, e questi ritornarono riferendo che tutto era tranquillo e che a Bassano non si era vista nemmeno l'ombra di un turco. Pochi giorni dopo il Consiglio pubblicò un decreto minacciando di bandire i spargitori di false notizie, ma fu un decreto inutile, perché si sarebbe dovuta processare mezza popolazione di Padova.

Si seppe in seguito che la storiella era stata sparsa da un povero idiota, il quale arrestato non venne condannato, appunto per la sua idiozia. Così tutto tornò tranquillo, ed il mese dopo i turchi vennero respinti anche dal Friuli.

 

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Ignazio Sommer (Merzio)